La Cenerentola di Gioachino Rossini - nuovo allestimento del Teatro del Giglio realizzato in coproduzione con l’Alighieri di Ravenna e Fondazione Teatri di Piacenza, al debutto sul palcoscenico lucchese venerdì 10 febbraio 2017 (ore 20.30, con replica domenica 12 febbraio ore 16) -, è un omaggio a Lele Luzzati nel decennale della scomparsa: sono suoi gli splendidi costumi di scena risalenti alla storica edizione andata in scena nel 1978 al Teatro Margherita di Genova, che recano intatta la cifra stilistica e il tratto meraviglioso e immaginifico di un Maestro indiscusso del teatro contemporaneo. All’allestimento lucchese di Cenerentola, i costumi originali di Luzzati giungono dopo il prezioso e appassionato restauro realizzato dalla Fondazione Cerratelli, che ha riportato ogni singolo capo sartoriale allo splendore originario.

Responsabile musicale dello spettacolo, sul podio di Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e Coro Melodi Cantores (maestro del Coro Elena Sartori), Erina Yashima, talentuosissima trentenne tedesca di nascita, tra gli allievi selezionati nella prima edizione della Riccardo Muti Italian Opera Academy (2015) e attualmente assistente del maestro Riccardo Muti alla Chicago Symphony Orchestra, dove ha ricevuto la borsa internazionale di apprendistato Sir Georg Solti in direzione d’orchestra. Nel cast, giovani e giovanissimi interpreti: Pietro Adaini è Don Ramiro, affiancato dal complice Dandini, suo cameriere (Pablo Ruiz) e dal filosofo Alidoro (Matteo D’Apolito); Marco Filippo Romano, Giulia Perusi e Isabel De Paoli vestono rispettivamente i panni di Don Magnifico, Clorinda e Tisbe; la figliastra Cenerentola – interpretata da Teresa Iervolino - completa la famiglia.

Aldo Tarabella (direttore artistico del Teatro del Giglio) firma la regia dello spettacolo, al termine di un lungo periodo di ricerca svolto percorrendo a ritroso la strada che lo ha portato alla Cenerentola luzzatiana del 1978, lungo la quale ha ritrovato «gli “amici di Lele”, i suoi più significativi discepoli: tra loro – dichiara Tarabella -, Enrico Musenich, che ha firmato le scenografie, costruite e dipinte dallo scenografo-costruttore Elio Sanzogni, cui dobbiamo lo stile luzzatiano nella realizzazione pittorica; la Sartoria Cerratelli, che ha dato nuova vita teatrale, con un delicatissimo e appassionato restauro, a quei costumi di Luzzati appartenuti allo storico allestimento genovese; Mario Audello, che con le sue parrucche partecipò proprio a quella storica produzione del 1978». Questo nuovo allestimento de La Cenerentola rossiniana, che coinvolge - insieme a Tarabella -, Musenich, Sanzogni, Cerratelli e Audello, vuol essere un omaggio a Luzzati e al suo mondo di immagini, forme e colori, senza per questo assumere il sapore del ricordo nostalgico; la via percorsa, che si snoda tra palazzi di carta e scatole magiche in continuo moto giocoso, è quella della freschezza di una messa in scena attualizzata, viva e coinvolgente, capace di disegnare uno spazio musicale, teatrale e drammaturgico inconsueto, brillante e gioioso.

Dopo il debutto al Teatro del Giglio, lo spettacolo – frutto della coproduzione con l’Alighieri di Ravenna e la Fondazione Teatri di Piacenza, con la collaborazione del Teatro “A. Rendano” di Cosenza e dell’Ente Musicale Luglio Trapanese - è stato protagonista di una lunga tournée nei teatri partner, che si è protratta fino al febbraio 2018: Ravenna (17 e 19 febbraio 2017), Teatro A. Rendano di Cosenza (3 e 5 marzo 2017), Trapani (25 e 27 luglio 2017, all’Ente Musicale Luglio Trapanese) e, infine, il teatro di Piacenza (16 e 18 febbraio 2018).

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CENERENTOLA

dramma giocoso in due atti di Jacopo Ferretti
musica di GIOACHINO ROSSINI

Edizione critica della Fondazione Rossini di Pesaro in collaborazione con Casa Ricordi, Milano, a cura di A. Zedda

omaggio a Lele Luzzati

a 200 anni dalla prima rappresentazione al Teatro Valle di Roma (25 gennaio 1817)

Don Ramiro, Principe di Salerno | Pietro Adaini
Dandini, suo cameriere | Pablo Ruiz
Don Magnifico, Barone di Montefiascone | Marco Filippo Romano
Clorinda | Giulia Perusi
Tisbe | Isabel De Paoli
Angelina, sotto nome di Cenerentola, figliastra di Don Magnifico | Teresa Iervolino
Alidoro, filosofo, maestro di Don Ramiro | Matteo D'Apolito

direttore Erina Yashima
regia Aldo Tarabella
scene Enrico Musenich
costumi Lele Luzzati | proprietà della Fondazione Cerratelli, Pisa
luci Marco Minghetti
coreografie Monica Bocci

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini

Coro Melodi Cantores
maestro del coro Elena Sartori

nuovo allestimento del Teatro del Giglio di Lucca
coproduzione Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Alighieri di Ravenna, Fondazione Teatri di Piacenza
con la collaborazione di Teatro Comunale "A. Rendano" di Cosenza, Ente Luglio Musicale Trapanese

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