La vita davanti a sé

traduzione Giovanni Bagliolo
edizione Biblioteca Neri Pozza
tratto dal romanzo La Vie Devant soi di Romain GaryEmile Ajar
© Mercure de France, diritti teatrali gestiti dalle edizioni Gallimard
con il nome di "Roman Gary" come autore dell'opera originale

con Silvio Orlando

direzione musicale Simone Campa
con l'Ensemble dell'Orchestra Terra Madre

Simone Campa chitarra battente, percussioni
Daniele Mutino fisarmonica
Diego Mascherpa clarinetto, sax
Kaw Sissoko kora, Djembe

riduzione e regia di Silvio Orlando

scene Roberto Crea
disegno luci Valerio Peroni
costumi Piera Mura
organizzazione Maria Laura Rondanini

produzione Cardellino

Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, al centro di un discusso Premio Goncourt, La vita davanti a sé di Romain Gary è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia.

E Silvio Orlando, con la sensibilità e la maestria attoriale che gli sono proprie, ci conduce dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò, diventando con naturalezza quel bambino e il suo dramma. «Un autentico capolavoro "per tutti" – scrive Silvio Orlando, che firma anche riduzione teatrale del testo e regia dello spettacolo - dove la commozione e il divertimento si inseguono senza respiro. Inutile dire che il genio di Gary ha anticipato senza facili ideologie e sbrigative soluzioni il tema dei temi contemporaneo: la convivenza tra culture religioni e stili di vita diversi. Il mondo ci appare improvvisamente piccolo, claustrofobico, in deficit di ossigeno. I flussi migratori si innestano su una crisi economica che, soprattutto in Europa, sembra diventata strutturale, creando nuove e antiche paure soprattutto nei ceti popolari, i meno garantiti. Se questo è il quadro, quale funzione può e deve avere il teatro? Non certo indicare vie e soluzioni che ad oggi nessuno è in grado di fornire, ma una volta di più raccontare storie emozionanti, commoventi divertenti, chiamare per nome individui che ci appaiono massa indistinta e angosciante. Raccontare la storia di Momò e Madame Rosa nel loro disperato abbraccio contro tutto e tutti è necessario e utile. Le ultime parole del romanzo di Gary dovrebbero essere uno slogan e una bussola in questi anni dove la compassione rischia di diventare un lusso per pochi: BISOGNA VOLER BENE.»

La Stagione di Prosa del Teatro del Giglio è realizzata in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo Onlus, Circuito Regionale Multidisciplinare per la programmazione e la promozione dello spettacolo dal vivo.

§§§

INCONTRO CON IL PUBBLICO: Silvio Orlando incontrerà il pubblico sabato 4 marzo alle ore 18.00 nell'Auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino). L’ingresso è gratuito, fino a esaurimento posti.

Il progetto di incontri con il pubblico è frutto della collaborazione tra Teatro del Giglio, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Fondazione Lucca Sviluppo e Fondazione Toscana Spettacolo onlus.